Amare troppo

“Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza o li consideriamo conseguenze di una infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando leggiamo un saggio divulgativo di psicoanalisi e sottolineiamo
tutti i passaggi che potrebbero aiutare lui, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuose lui vorrà cambiare per amor nostro,

stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza,

stiamo decisamente amando troppo”.

 

Queste le parole dell’autrice di “Donne che amano troppo” Robin Norwood, psicoterapeuta americana specializzata in terapia della famiglia, dove propone un tema di grande attualità: l’eccessiva dipendenza affettiva di molte donne nei confronti dei loro compagni.

 

La dipendenza affettiva colpisce, sopratutto il sesso femminile .

Donne fragili, che si sentono poco adeguate e che sono alla continua ricerca di un amore che le gratifichi.

Donne che non hanno ancora imparato ad amarsi, ad accettarsi, che hanno difficoltà a prendere coscienza di se stesse.

Donne che non hanno ancora imparato che amare “troppo” non è amare, che si può stare in una relazione senza esserne dipendente e senza elemosinare attenzioni.

 

Le relazioni che si fondano sulla dipendenza affettiva in realtà dimostrano proprio che questo continuo e devastante sforzo non darà mai i risultati sperati. Mentre ci annientiamo come persone e come donne, l’altro, quello che cerchiamo di tenere ancorato a noi, si allontana.

Credo che quasi ogni donna abbia vissuto un rapporto di questo tipo. Una relazione in cui ci si sforzava di essere quello che non si è per farsi amare, con il risultato che alla fine non sapevamo più cosa o chi eravamo senza riuscire più a tornare quelle che eravamo prima.

 

Si possono trovare le risorse interne per poter mettere fine a questo tipo di relazioni e per impedire che situazioni del genere possano reiterarsi, il primo passo è la consapevolezza, riconoscere che si ha un problema.

 

Prendere un appuntamento con uno psicologo e sentire il suo parere, può essere illuminante per comprendere tante verità nascoste da un’apparente difficoltà a interrompere un rapporto difficile o impossibile.